L’ex vescovo di Reggio Emilia: «Ratzinger fu il primo a evidenziare la gravità degli abusi. Perché allora queto accanimento? Sbagliato usee per ieri i parametri di oggi»
«È una manovra contro Ratzinger. E viene da dentro da Chiesa. Assim monsenhor Massimo Camisasca — 75 anos, até pochi giorni fa vescovo di Reggio Emilia, autor de settanta libri tra cui la storia di Comunione e Liberazione — giudica l’acusa rivolta al papa emerito di aver coperto, negli anni in cui era arcivescovo di Monaco di Baviera, casi di pedofilia.
Perché ne è tão convinto?
«Mi lasci fare una premessa. Tutti noi vescovi italiano, naturalmente me compreenso, siamo profundamente convinti che gli abusi sessuali compiuti su minori, oltre a quelli morali e di autorità, siano un gravissimo delito. Tanto più grave se compiuto da una persona consacrata, da un religiosa, da uneducare».
Ci mancherebbe altro.
«Certo. Ma dell’estensione numerica de questi delitti la Chiesa ha prendido coscienza, sempre mais ampiamente, durante os últimos anos do pontificado de Giovanni Paolo II. Fu proprio il cardeal Ratzinger a evidenziarne per primo la gravità — solo tra i leader mondiali, politici e culturali — ea prendere provvedimenti».
Qual?
« Rafforzando la sezione giuridica della Congregazione per la dottrina della Fede da lui presieduta. Divenuto Papa, compì atti di grande determinação: la lettera durissima nei confronta della Chiesa irlandesa, la richiesta di penitenza e conversione, l’aperta solidarietà verso le vitime. Inasprì le pene e morreu alla Congregazione della Fede poteri inquirenti, nuovi ed ampi. Nessuno ha fatto come lui, prima di lui».
E Papa Francesco?
«Continua a esta linha com números de intervenientes de todas as comunidades e prémios da sua vicina vittime, cheedendo alle Chiese di dotarsi di uma comissão diocesana de assembléia de vittime e formazione degli educadores. Nessun organismo mundial tem gordura quanto sta facendo la Chiesa cattolica. É uma nova ciência que é imposta em decênio. Non solo la Chiesa, também a sociedade civil deve compilar um caminho longo. Gli abusi avvengono soprattutto nelle famiglie, nel mondo dello sport e dell’associazionesmo giovanile. Perché allora este accanimento contro Ratzinger, su fatti accaduti quasi 40 anni fa?».
Appunt. Perché, segundo lei?
“L’unica ragione mi sembra l’insofferenza dei settori liberal della Chiesa e della socialetà”.
Quali sono i «settori liberal della Chiesa»?
«Coloro che si rispechiano nelle deriva del sinodo tedesco. Coloro che non hanno mai aceita o pontificado de Benedetto XVI, la sua umiltà, la sua chiarezza, la sua teologia profundamente aperta e nello stesso tempo radicata nella tradizione, l’acute presentzze riduza la tigella della con della , la sottolineatura del valore sociale della fede, l’apertura del diritto a un fondamento ético e veritativo».
Resta il fatto che sono acusativo gravi. Lei è certo che non siano supportate da fatti, da prove?
“Non capisco perché la Chiesa francese e quella tedesca abbiano scelto la strada di commissioni “indipendenti”, che in realtà indipendenti non sono, perché viziate, almeno in alcuni loro membri, da un pregiudizio anticattolico. Nello stesso tempo, non bisogna mai misurare gli atteggiamenti di decenni fa com quelli che sarebbero doverosi oggi, a partir de dalla coscienza mais madura della gravita dei fatti e la conseguente sensibilità che og scienza live Quando io ero piccolo certe punizioni corporali, ad esempio, non erano ritenute abusi ed erano viste come assolutamente normali. Per fortuna oggi non è più così.
Qual è il ruolo di papa Francesco em tudo isso?
«Assolutamente nessuno. Non c’è nessuna trama di papa Francesco contro Benedetto. Francesco ha una profonda stima e affetto per il suo predecessore».
Come sarà ricordato Ratzinger, segundo lei?
«Venha um padre della Chiesa. Sarà ricordato como Leone Magno e Gregorio Magno por sua capacidade de parola, profonda e semplice. I secoli futuri si nutriranno del suo insegnamento».
E Bergoglio?
«Come un Papa che ha richiamato tutta la Chiesa a prendere coscienza di essere una minoranza, ma una minoranza attiva, in ascolto dell’urlo disperato dei poveri, degli emarginati, degli uomini di ogni condizione Criristo cuiò solo s».
Non crede che un giorno la Chiesa riconoscerà ai sacerdoti il diritto di sposarsi?
«Non c’è nessun legame tra celibato e pedofilia. Purtroppo molti pedofili sono sposati. Il celibato não é a rinúncia de toda a sessualità, ma al suo esercizio genitale. La luminosità del celibato viene a noi dal Vangelo, dalla vita di Gesù stesso. È la scelta di vivere come lui. Veja uma maturidade afetiva che va verificata nel corso dell’iter seminaristico. Occorrono superiori di seminari ed educationi all’altezza di this compito. A sessuofobia dell’800 ha gera preti imaturi e perciò incapaci di valutare la maturità dei candidati».
Quindi il matrimonio dei preti non risolverebbe nulla?
«A crise que está vivendo esige o riscoperta, não a negação do valor do celibato. Il cuore dell’uomo è un abisso che non sempre riesce a scrutare. La verginità per il Regno, por usar a linguaggio dei Vangeli, oggi é insidiata principalmente do erotismo que invade la socialetà, dalla solitudine e dalla nostra fragilità. Ma le cadute di alcuni não soa un’obiezione alla verità e alla luce che il celibato rappresenta non solo per il popolo cristiano, ma per l’umanità tutta.
23 gennaio 2022 (modifica il 23 gennaio 2022 | 07:14)
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